di Enrico Romagnoli – 
Vi siete mai chiesti perchè in radio passano sempre le solite canzoni? Con la scusa “che vanno” ormai da anni sentiamo sempre gli stessi artisti girare. Non viene quasi mai dato spazio a qualcuno di nuovo, qualcuno di sconosciuto, se c’è è qualche fenomeno da talent che ha fatto una sola canzone, che non ha nè scritto nè arrangiato. Non ce ne accorgiamo, ma questa è violenza indiretta. Noi assorbiamo i messaggi di queste canzoni, che sfinendoci, entrano per forza nella nostra testa.
Anche qui, la scommessa sui giovani è una bella illusione, perchè nessuno è pronto a puntare su qualcuno di sconosciuto, può essre bravo quanto vuole, ma deve essere di bell’aspetto, avere una voce chiara, talmente senza valori da abbassarsi le mutande davanti a produttori e discografici, rinunciando così ad una passione, in cambio del promesso Dio denaro. Il talento scema e così le metropolitane, le strade, le piazze e molti altri posti sono pieni di artisti che nel baule, oltre che una chitarra, portano un sogno spezzato.
Il titolo voleva essere una provocazione verso chi si accontenta, chi non allarga gli orizzonti, chi quando c’è un musicista sconosciuto non va a sentirlo perchè non è nessuno, come se nel mondo fosse importante il nome per saper suonare. Anche qui, non abbiate paura, andate alla scoperta del nuovo, scegliete la vostra musica, quella che vi rappresenta. Non possiamo farci imporre quello che ascoltare.