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Jethro Tull di nuovo insieme, coerenza zero

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  • 5 years ago
  • 6

di Enrico Romagnoli –

Jethro Tull

Nata nel ’67 in Inghilterra, la storica band ha avuto una grandissima evoluzione, partendo con il blues, attraversando vari generi e stili come il folk rock, jazz rock e progressive. La band sembrava destinata a morire, soprattutto dopo le dichiariazioni di Ian Anderson, fondatore e frontman del gruppo, il quale ha detto più volte che i Jethro Tull non esistono più da 10 anni, di voler continuare da solista e pubblicare con il suo nome, visto che la paternità delle opere del gruppo sono per la maggior parte sue.

jt 2

Ora, avendo sentito il richiamo del dio denaro, torna a suonare con lo storico gruppo. “Come and see Jethro Tull, The Rock Opera”, è questo lo slogan che ha lanciato Anderson prima del nuovo tour, che toccherà anche la nostra penisola in tre date: 29 novembre a Bologna (Auditorium Manzoni), il 30 a Torino (Teatro Colosseo) e il 1 dicembre a Bergamo (Teatro Creberg).
Questo nuovo tour, ha detto sempre Anderson, onorerà la storia e la vita dell’agronomo ed inventore inglese Jethro Tull, personaggio da cui prende il nome la band. Quello che stupisce è la grande coerenza di Anderson, che prima dice di voler fare tutto da solo, poi, non vedendo i riscontri desiderati, fa una bella reunion e parte in tour.
Questa è la rovina della musica, quella fatta per soldi, quando non si ha più niente da dire, ma solo da guadagnare. Un esempio da non prendere mai come modello. La colpa, però, è anche di chi compra i biglietti e regala soldi a certa gente, favorendo questo malato meccanismo.

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coerenzafolkrockIanAndersonItaliajazzrockJethroTullprogressivetour

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